Proposta di legge di bilancio 2024 con cedolare secca al 26%
Il Presidente di A.L.B.A.A. Federico Traldi commenta: «Ci sarà più evasione e meno entrate tributarie»
Negli ultimi giorni si è parlato molto della nuova proposta della legge di bilancio in tema di aumento della cedolare secca dal 21% al 26%. Nello specifico, in particolare nell’art. 19 denominato “Modifiche alla disciplina fiscale sulle locazioni brevi e sulle plusvalenze in caso di cessione a titolo oneroso di beni immobili” si prospetta che partire dal 1° gennaio 2024 gli affitti brevi pagheranno una cedolare secca al 26%.
Cos’è la cedolare secca?
La “cedolare secca” è un regime facoltativo, che si sostanzia nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali (per la parte derivante dal reddito dell’immobile). Possono optare per il regime della cedolare secca le persone fisiche titolari del diritto di proprietà o del diritto reale di godimento (per esempio, usufrutto), che non locano l’immobile nell’esercizio di attività di impresa o di arti e professioni.
Cosa comporterà l’aumento della cedolare secca al 26%?
Nell’intervista rilasciata a Il Corriere Della Sera, il Presidente di ALBAA Federico Traldi è stato chiaro: «Cedolare secca al 26%? Ci sarà più evasione e meno entrate tributarie»
Perché al di là delle centinaia e centinaia di b&b fuorilegge, «noi per la maggior parte siamo ufficiali perché lavoriamo soprattutto sulle piattaforme online – spiega Traldi -. E la tassazione al 21% è già molto più alta di quella che potrebbe essere usufruendo di altre possibilità. Tanto per fare un esempio, su 30mila euro lordi l’anno di incassi con il 21% se ne pagano 6.300 di tasse. Ma l’Agenzia delle entrate ha sempre affermato che si può optare per l’Irpef a scaglioni, tassando l’utile netto. Molti gestori potrebbero optare per questa forma di tassazione deducendo tutte le spese inerenti la struttura ricettiva extralberghiera, come ad esempio utenze, commissioni dei portali, lavanderia, riscaldamento, etc: quindi di conseguenza lo Stato a conti fatti finirà per incassare di meno. Oltretutto – aggiunge ancora Traldi – l’aumento va nella direzione opposta di quello che l’attuale governo ha detto in campagna elettorale, cioè che avrebbe abbassato le tasse per farle pagare a tutti».
A questo proposito, consigliamo di non perdere l’intervista del Presidente Traldi questa sera ore 20.00 all’interno del programma “ROMA DI SERA” sul canale 14 del Digitale Terrestre (nel Lazio)!
Per maggiori dettagli, contattare gli uffici di ALBAA: info@albaa.it